Altroconsumo lancia una class action contro Apple e Samsung

8 Marzo 2016 - Max Capitosti
Altroconsumo lancia la class action contro Apple e Samsung, per ottenere il rimborso di quanto speso in più per l'acquisto di uno smartphone o tablet rispetto alle effettive caratteristiche del prodotto, non conformi a quelle dichiarate.


I valori dichiarati di memoria disponibile su smartphone e tablet Samsung e Apple, come sottolinea l'associazione dei consumatori in un comunicato,non corrispondono ai valori effettivamente rilevati in laboratorio da Altroconsumo. I consumatori acquistano un prodotto che dichiara determinate caratteristiche tecniche - alla verifica dei fatti la memoria disponibile è inferiore e il prodotto risulta avere margini di utilizzo diversi perchè ridotti rispetto a quelli dichiarati.

A nostro avviso da un lato le richieste di Altroconsumo sono legittime, dall'altro adottano un sistema errato per arrivare alla valutazione dell'importo da chiedere come rimborso ai produttori, basando il valore di uno smartphone esclusivamente sulla memoria disponibile.

Per questo su un Galaxy S III Neo con il 30 per cento di memoria libera in meno rispetto a quella dichiarata, Altroconsumo pretende di chiedere un rimborso del 30 per cento rispetto al valore dello smartphone. Da non trascurare inoltre il fatto che molti produttori hanno già inserito nelle schede tecniche ufficiali e nel materiale promozionale una postilla relativa alla memoria effettivamente a disposizione dell'utente, per non si può dire che i consumatori non siano stati messi al corrente su questo versante.

Il 19 dicembre 2014 l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha sanzionato per un milione di euro Samsung, colpevole di aver deliberatamente alterato i dati relativi alla memoria dei propri dispositivi smartphone e tablet. Il consumatore acquistava un telefono o un tablet credendo, per esempio, di avere a disposizione 16 GB e al primo avvio ne trovava tra il 30 e il 50% in meno.

Meno memoria significa minor numero di applicazioni che possono essere installate, minor numero di foto o video che possono essere memorizzati, maggiore difficoltà o impossibilità nell'aggiornare il sistema operativo. Altroconsumo ha condotto delle accurate analisi tecniche e ha scoperto che la stessa situazione è presente anche per i prodotti Apple. Anche in questo caso rilevato uno scostamento tra memoria dichiarata e memoria effettiva che può arrivare fino al 40%.

La pratica commerciale ingannevole realizzata da Samsung e Apple ha alterato le scelte dei consumatori, determinati all'acquisto di prodotti che in realtà non possedevano le caratteristiche tecniche indicate. Il risarcimento che si può ottenere aderendo all'azione corrisponde al valore economico del deficit d'uso, la differenza percentuale tra memoria dichiarata e memoria effettiva, moltiplicata per il prezzo d'acquisto del telefono o del tablet. Possono aderire all'azione risarcitoria tutti coloro che abbiano acquistato un prodotto Samsung o Apple e abbiano conservato la scatola e il relativo scontrino.

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