Il sensore di impronte a tecnologia ultrasonica integrato nello schermo, una delle caratteristiche di spicco del
Galaxy S10+, può essere facilmente ingannato utilizzando una stampa 3D dell'impronta.
La
procedura per ottenere l'autenticazione biometrica è abbastanza semplice. Si parte dalla foto dell'impronta digitale abilitata sullo smartphone scattata da un bicchiere, elaborando l'immagine in PhotoShop per poi realizzare un modello tridimensionale con 3DS Max. Per la stampa 3D dell'impronta è stata utilizzata una
Anycubix Photon da 450 euro, quindi un dispositivo alla portata di tutti.
La replica dell'impronta, applicata su un vetrino, è sufficiente a far credere al Galaxy S10+ di essere in presenza del legittimo proprietario. Il trucco vale ovviamente anche per il
Galaxy S10, che utilizza lo stesso sensore biometrico.