Partenza in salita per i servizi 5G in Italia, con il comune di Scanzano Jonico a far da apripista ad un movimento che si oppone alla installazione delle infrastutture necessarie alle nuove reti mobili. A raccogliere le perplessità del sindaco calabro il Codacons, che lancia la crociata contro la nuova tecnologia e scrive a 8.000 sindaci di tutta Italia chiedendo loro di adottare provvedimenti analoghi.
Le dichiarazioni di Carlo Rienzi, presidente del Codacons:
Le scorse settimane abbiamo presentato un esposto a 104 procure della Repubblica affinchè aprissero indagini sui rischi per la salute connessi al 5G. La nostra battaglia si sposta ora sul fronte delle amministrazioni con una lettera che verrà inviata domani [ieri per chi legge, ndr] ai sindaci degli 8000 comuni italiani, con la quale il Codacons chiede formalmente ai primi cittadini di attivarsi per garantire la salute della popolazione e vietare qualsiasi sperimentazione e struttura legata al 5G sul suo territorio di loro competenza.
Gli fa eco Francesco Tanasi, segretario Nazionale Codacons:
Allo stato attuale, le evidenze scientifiche non sono in grado di assicurare con assoluta certezza l'assenza di rischi suo fronte sanitario per i cittadini. In tali situazioni si applica quindi il principio di precauzione che pone come interesse primario la tutela della popolazione, anche perchè i sindaci sarebbero i primi soggetti chiamati a rispondere di eventuali danni prodotti da strutture tecnologiche autorizzate dalle amministrazioni.