Honor 8 - tutti i segreti nella recensione di PuntoCellulare.it

5 Settembre 2016 | Max Capitosti

Sta iniziando finalmente ad arrivare nei negozi il nuovo Honor 8, lo smartphone annunciato sul mercato europeo da Huawei una decina di giorni fa a Parigi, ma già commercializzato da luglio in Cina, oltretutto con ottimi riscontri in termini di vendite (si parla di oltre 280 mila unità vendute in sole 4 ore).

Questa volta il marchio Honor che Huawei dedica ai nativi digitali ha deciso di fare le cose in grande: non soltanto Honor 8 ha praticamente le stesse specifiche tecniche del top di gamma Huawei P9 lanciato in primavera a 599 euro (tutti gli Honor 8 che arrivano in Europa sono comunque Dual SIM e, a prescindere dalla memoria interna, vantano ben 4GB di RAM), ma a nostro avviso vanta un design molto più raffinato ed innovativo, che permette allo smartphone di non deludere anche chi è nato nello scorso millennio, compresi coloro che hanno finora guardato con diffidenza questo 'spin off' di Huawei pensato in primo luogo per un pubblico più giovane. Possiamo considerare Honor 8 in tutto e per tutto un top di gamma, pur con un prezzo molto più abbordabile rispetto a quanto ci abbia abituati il mercato.

Via quindi il pannello posteriore in alluminio, rimpiazzato con un vetro di tipo 2.5D dai bordi smussati che si raccorda alla perfezione, sia al tatto che alla vista, con il telaio metallico. Il vetro è realizzato oltretutto mediante un raffinato processo 'multilayer optical filming' che prevede ben 15 strati sovrapposti e rendono la superficie lucida e riflettente come non mai.

Le due fotocamere posteriori, altra innovazione presa in prestito da Huawei P9, sono perfettamente a filo con vetro, come pure il sensore per la messa a fuoco laser. La continuità perfetta della superficie in vetro è interrotta soltanto dal doppio flash a LED, che comunque non sporge minimamente, e dal lettore di impronte digitali. Nonostante il doppio pannello in vetro e i bordi smussati, la presa è salda e la sensazione di robustezza è estrema (la cura nella progettazione e nell'assemblaggio era emersa anche in un 'tear down' effettuato dopo il lancio in Cina).

Prosegui la lettura a pagina 2 >