Russ Gyenes, portavoce di Motorola, ha puntato il dito su quanto successo lo scorso autunno a Samsung con il
Galaxy Note 7, ritirato dal mercato a causa del grave difetto della batteria.
Motorola, ha dichiarato Russ Gyenes, si sarebbe accorta del difetto della batteria già nella fase preliminare dello sviluppo dello smartphone, evitando di immettere sul mercato un prodotto pericoloso per la clientela.
La casa coreana, a seguito del flop del Galaxy Note 7, ha implementato una procedura per il controllo della sicurezza articolata in otto fasi, Gyenes sottolinea che Motorola soltanto per le batterie prevede un totale di 118 controlli sui fornitori, con test che iniziano ancora prima della fase di produzione di massa, condotti a livello di singole celle.